Eventi, Intrattenimento

Dentro la favola di “Pinocchio Back To Wood”

Nel cuore del quartiere EUR di Roma c’è un evento che sta attirando l’attenzione di tanti visitatori di ogni età: dopo il grande successo dello scorso anno con “Alice, Lost Inside You(attrazione legata ai personaggi creati dalla penna di Lewis Carroll), il collettivo creativo This is Wonderland torna a stupire con un nuovo spettacolo dedicato a Pinocchio, il burattino più famoso di sempre.
“Pinocchio Back to Wood” è il nome del nuovo percorso tematico allestito presso il Giardino delle Cascate dell’EUR che catapulta i visitatori all’interno del grande classico della letteratura italiana scritto da Carlo Collodi e amato in tutto il mondo.

Abbiamo colto l’occasione per provare questa attrazione di persona e visitarla fino all’ultimo dettaglio. Quelle che seguono sono le nostre sensazioni a riguardo con cui, aprendo le pagine di uno dei libri più belli della nostra infanzia, vi auguriamo una buona lettura e diciamo: “C’era una volta…un pezzo di legno!”


Una passeggiata nella fantasia del mondo di Pinocchio

(a cura di Diego Nicholas Di Nardo)

Dopo l’esperienza più che positiva dello scorso anno con “Alice, Lost Inside You” ho voluto fare il bis con questa nuova avventura e posso dire di non esserne rimasto deluso: questa volta, infatti, l’incanto prende forma attraverso un percorso espositivo in grado di alimentare la fantasia dei visitatori con un’esperienza unica nel suo genere.

Un viaggio che non vuole semplicemente “raccontare” una storia (e quale storia, aggiungerei!), ma che si prende anche la libertà di proporne una sua personale interpretazione.
Un azzardo che considero ben riuscito
e in grado di far scoprire ai più piccoli la magia di una favola senza tempo e, allo stesso tempo, di riportare gli adulti alle radici della loro infanzia.
Non stiamo parlando di un semplice percorso espositivo, ma di un’esperienza emotiva, un invito a fermarsi e a lasciarsi trasportare dalla fantasia, con cui poter ritrovare quella parte di noi che, spesso, la quotidianità ci fa dimenticare.

Gli organizzatori hanno saputo coniugare arte, cultura e tecnologia in un progetto che, nel rendere omaggio a una delle storie più belle della tradizione novellistica italiana, guarda al futuro riuscendo contemporaneamente a rispettarne il valore storico e culturale: fin dai primi passi all’interno della mostra, infatti, veniamo catapultati in un mondo di pura fantasia, dove le luci soffuse e i suoni delicati creano un’atmosfera quasi surreale. 

L’elemento centrale di questo parco tematico, come nella precedente esperienza firmata This is Wonderland, è l’immersività: il classico di Carlo Collodi viene ricreato in un mondo travolgente di luci e colori, popolato da personaggi che sembrano usciti direttamente dalle pagine della storia.
Le installazioni luminose, curate con maestria, trasformano ogni angolo dello spazio espositivo in un universo magico che si anima di vita propria.
Fondamentale la nutrita
 presenza di talentuosi artisti e figuranti che, vestendo i panni dei personaggi più iconici della favola, trasformano ogni momento in un’esperienza teatrale coinvolgente: impossibile rimanere inerti, infatti, davanti all’agile Pinocchio che si muove con destrezza tra il pubblico, o ai volti magnetici del Gatto e della Volpe (a destra, due installazioni luminose presenti nel parco, NdR), fino ad arrivare al carisma del Grillo Parlante e al temibile Mangiafuoco.

In un’epoca in cui tutto corre veloce e il digitale sembra aver preso il sopravvento, questa mostra ci ricorda l’importanza di ritornare alle cose semplici, tornare al legno appunto, alla narrazione orale, ai valori che la storia di Pinocchio insegna: l’onestà, il coraggio, e la capacità di sognare.

Una nota a margine – dal momento che finora abbiamo parlato degli elementi legati alle radici della storia di Collodi – va inserita in merito allo sguardo rivolto verso il futuro degli organizzatori di Pinocchio Back To Wood: in questo allestimento c’è infatti spazio anche per l’innovazione e le nuove tecnologie, come testimoniato dalla presenza di un innovativo elemento di scena, un grande pupazzo animato di Pinocchio in grado di interagire e muoversi con il pubblico grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Il burattino muove il suo volto e le sue braccia verso i visitatori e risponde alle domande che gli vengono rivolte (lo abbiamo visto all’opera e ne siamo rimasti molto sorpresi).
Grazie all’IA, Pinocchio diventa molto più che un oggetto esposto, ma un compagno di viaggio capace di dialogare, raccontare aneddoti e persino di “scherzare” con i presenti.
Un’aggiunta di spessore che 
rappresenta un brillante connubio tra tradizione e modernità. Da un lato, l’omaggio al racconto di Collodi retaggio del nostro passato, dall’altro, l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che rendono la favola di Pinocchio più viva e accessibile che mai.


Le impressioni di un visitatore “esterno”

(a cura di Guglielmo Vinci)

La mia esperienza all’interno di “Pinocchio Back To Wood” è partita con la mente priva di paragoni rispetto al precedente parco tematico creato da This Is Wonderland sul mondo di “Alice nel Paese delle Meraviglie“.

Ciononostante, ha comunque catturato la mia attenzione e interesse e in effetti, a distanza di tempo, posso dire che la visita mi abbia portato indietro nel tempo e mi abbia fatto tornare bambino per qualche ora, guidato dai ricordi tratti da una delle più importanti e celebri storie mai scritte.

All’interno del parco la fantasia prende il sopravvento tra luci, colori, e suoni che ricreano i luoghi e le ambientazioni immaginate nel romanzo di Carlo Collodi (e – in particolar modo – nel suo più celebre adattamento cinematografico) e guida l’“incontro” metaforico (ma neanche troppo) con il nostro lato più fanciullesco.

Così, tra gli orologi a cucù del “Villaggio di Mastro Geppetto”  e un’imponente Pinocchio animato che si muove e interagisce in tempo reale con i visitatori (un plauso per il buon utilizzo degli strumenti offerti dall’intelligenza artificiale), si attraversano con grande coinvolgimento le prime grandi attrazioni del percorso, arrivando fino alle grandi tende del Circo dei Burattini di Mangiafuoco e – in seguito – all’ingresso del Paese dei Balocchi.
Grandi spettacoli di magia e comicità, musiche coinvolgenti e soprattutto tanti gli artisti coinvolti nel far immergere appieno i visitatori – grandi e piccini – all’interno dello spettacolo di “Pinocchio Back To Wood”.

Il culmine dell’esperienza vissuta all’interno di questo parco tematico è stato infine il particolarissimo musical che prende il nome di questo spettacolo, con cui si rilegge la storia di Carlo Collodi e vi si apportano alcuni elementi di sorpresa per gli spettatori e un messaggio di fondo capace di far riflettere il pubblico presente.
Forse, l’elemento che mi ha lasciato un po’ interdetto è proprio il senso ultimo di questa reinterpretazione contemporanea, pur essendo stata comunque molto coinvolgente.

L’invito che mi sento di poter fare, al netto di tutto e senza fare alcuna anticipazione, è quello di vederlo per poi poter trarre le vostre conclusioni a riguardo.


Le nostre conclusioni

Siamo concordi su un punto fondamentale: Pinocchio Back to Wood è molto più che una semplice mostra, è un viaggio nell’immaginario, una celebrazione della fantasia e della creatività.

Grande merito va rivolto alle persone dietro a This is Wonderland che sono riuscite nuovamente a far vivere una storia al pubblico anziché limitarsi semplicemente a raccontarla.
Per chi ha avuto modo di visitare anche la precedente installazione, c’è stato anche un evidente miglioramento dell’esperienza finale e il merito sta nell’aver recepito e compreso le osservazioni pervenute dai visitatori.

Una mostra che, come tutte le grandi storie e favole, sa parlare a tutti e che ci ricorda come la magia esista per davvero…basta saperla cercare!


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