La sesta giornata della diciannovesima Festa del Cinema di Roma ha portato importanti novità per il settore dei cortometraggi indipendenti: l’Auditorium Parco della Musica è stato infatti teatro della conferenza stampa di presentazione al pubblico dell’APIC – Associazione Produttori Indipendenti Cortometraggio, soggetto che – a livello nazionale – conta già più di una cinquantina di associati.
Nella conferenza stampa tenutasi nella mattinata di questo martedì presso lo Spazio Lazio Terra di Cinema della Regione Lazio – AuditoriumArte, l’APIC ha avuto modo di presentare la propria visione sul futuro del cortometraggio come strumento imprenditoriale e culturale di fronte ad un pubblico variegato composto da addetti del settore e giornalisti, ma anche da giovani studenti (era presente una nutrita rappresentanza del Liceo Artistico Statale “Via di Ripetta”).
Il dibattito moderato dal giornalista Alessandro Tartaglia Porcini – che partecipa alla kermesse cinematografica romana con il documentario Pietre e Mattoni, coprodotto da Italia e Iran e diretto da Saied Shahparnia – ha visto la partecipazione di vari ospiti e relatori tra cui il Presidente e il Segretario Generale di APIC (Alessandro Costantini e l’Avv. Ciro Serio) oltre all’Avv. Michele Lo Foco, membro del Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo presso la Direzione Generale del Cinema del Ministero della Cultura, al Direttore Artistico del RIFF – Roma Indipendent Film Festival Fabrizio Ferrari e al produttore Filippo Montalto (Andromeda Film).
Le proposte per un futuro innovativo e sostenibile del cortometraggio
Tra i vari punti trattati dagli ospiti nel corso della conferenza stampa c’è stato il focus centrale sull’attuale percezione del cortometraggio nel settore cinematografico italiano, da analizzare sia da una prospettiva qualitativa delle opere prodotte quanto da un punto di vista imprenditoriale.
Un punto sul quale i relatori si sono espressi in modo ampio presentando spunti di riflessione, ma soprattutto delle proposte concrete: per il produttore della Andromeda Film Filippo Montalto, infatti, il cortometraggio non è soltanto un trampolino di lancio per nuovi talenti ma rappresenta una concreta opportunità per la nascita e lo sviluppo di nuove società di produzione che siano economicamente sane, contribuendo così alla creazione di nuove imprese e posti di lavoro.
Un’opportunità, quest’ultima, da cogliere assumendo il giusto approccio alla questione, facendo sì che i produttori possano confrontarsi sin da subito con budget, piani finanziari, bandi, pre-acquisti e vendite, acquisendo una consapevolezza immediata dei potenziali costi e benefici.
A rimarcare le grandi potenzialità che il settore dei cortometraggi può incarnare sia in ambito prettamente cinematografico che in quello di natura economica e industriale è intervenuto anche il Presidente di APIC, Alessandro Costantini.
“Il Cortometraggio sta dimostrando sempre più di poter essere un modello di business concreto e sostenibile per le società di Produzioni Indipendenti” – ha dichiarato – “E non solo una mera palestra per giovani Autori. APIC si pone l’obiettivo di accompagnare questa crescita in Italia in quanto i dati dimostrano che il cortometraggio possiede tutte le potenzialità per creare nuovi Imprenditori, nuove opportunità lavorative e quindi nuovo indotto.”
A fronte di queste potenzialità, nell’analisi illustrata da Alessandro Costantini emergono però alcune complicazioni di natura prevalentemente burocratica da non sottovalutare (“Non neghiamo però delle forti criticità sulle regole di ingaggio per i cortometraggi che rallentano lo sviluppo di questo formato”).
La lettura panoramica sull’argomento da un punto di vista normativo è stato quindi offerto dal Segretario Generale APIC Avv. Ciro Serio, il quale ha illustrato al pubblico le criticità dei requisiti di ammissibilità del nuovo Decreto sul Tax Credit, evidenziando come le regole di ingaggio per i cortometraggi risultino spesso proibitive.
L’Avv. Lo Foco ha quindi sostenuto con forza il proprio impegno a favore di una maggiore promozione e attenzione verso il settore cinematografico dei cortometraggi, in particolar modo in quello che è il rapporto tra i soggetti interessati e gli enti istituzionali.
“Oggi è essenziale trattare i cortometraggi con un approccio diverso” – ha dichiarato Michele Lo Foco, proseguendo poi con una proposta utile a poter dare nuova linfa al settore – “Mi auguro che i distributori considerino l’idea di acquistare almeno due corti per ogni lungometraggio, così da proiettarli nelle sale prima di ogni film.
I corti non sono prodotti minori o più semplici, anzi! È più complesso essere incisivi in pochi minuti, dove la narrazione deve catturare subito l’attenzione. Serve una grande capacità di racconto”.