Eventi, Moda

Il Roma International Estetica termina all’insegna della bellezza e della grande moda

Finisce dopo tre giorni di eventi, incontri e contest la sedicesima edizione del Roma International Estetica organizzata alla Nuova Fiera di Roma in Via Portuense con numeri alquanto soddisfacenti per gli organizzatori in termini di affluenza di pubblico che da Sabato 3 a Lunedì 5 febbraio ha varcato gli ingressi delle aree espositive nei Padiglioni 1 e 2 della struttura.
Per quest’anno, il capitolo finale della manifestazione è stata la giornata dei
Roma Beauty Awards, evento dedicato alla bellezza nel campo della moda ma non solo.
La giornata di ieri è stata ricca di eventi e attività per i visitatori della Nuova Fiera di Roma: presenti infatti esperti e grandi nomi nel campo della make-up artistry, dell’hair style e della nail art con incontri, dimostrazioni pubbliche e anche “competizioni” dedicate alle ultime novità nel campo dell’estetica e del benessere del proprio corpo.

È stata soprattutto la giornata in cui quattro stiliste emergenti nel panorama nazionale della moda (Ssassy_Milano, Beatrice Bocci Fashion Designer, Plumilla Selection e Oceanie_Official) hanno fatto sfilare le loro collezioni nella passerella allestita lungo il Padiglione 2 , in uno spettacolo di grande impatto che ha esaltato quattro forme diverse di intendere la bellezza, la creatività e il talento nella moda. Una sfilata alla quale hanno partecipato anche i modelli e le modelle in concorso per le selezioni regionali di Miss Mondo Italia per il Lazio, oltre alla squadra di acconciatori della FIAM Italia e il team della Face Place Make Up Academy di Pablo Gil Cagné.

Fotografia di Diego Di Nardo p.g.c.

La lunga strada verso il mondo della moda – I racconti “dietro le quinte”

Nelle ore antecedenti all’inizio della sfilata, l’atmosfera dietro ai camerini è stata alquanto movimentata con il lungo viavai delle giovani ragazze e dei giovani ragazzi tra le prove degli abiti, le sessioni fotografiche e la preparazione di trucco e messa in piega che hanno scandito il tempo in attesa delle ultime indicazioni e dell’inizio delle quattro sfilate.

Sono probabilmente sensazioni che nei volti di queste persone si saranno ripetute in numerose occasioni al netto della loro giovane età: per molti tra loro, infatti, la moda non è semplicemente un lavoro o la scelta di una carriera da perseguire, ma prima di tutto una vera e propria passione.

Alle volte, dietro a una sfilata di moda, si possono trovare tante piccole storie che si intersecano tra loro e che di rado vengono raccontate: ci sono persone che fin da piccole hanno sentito di provare una passione per questo mondo, magari divertendosi a “sfilare” per i corridoi delle loro case immaginando di poter trasformare quel sogno in realtà.
Ci sono persone che quella “passione”
l’hanno trovata tra le mura domestiche e in famiglia, luoghi e contesti in cui si è potuta sviluppare – anche con gesti all’apparenza piccoli come il prestarsi a fare da modelli per degli abiti realizzati da familiari – per poi sbocciare e prendere il largo.
Ma quella della moda può rivelarsi anche
una strada scoperta per caso, frutto di un’ispirazione dovuta a film e serie televisive di successo, oppure una forma di grande riscatto personale.

Dietro a una sfilata di moda si possono trovare tante piccole storie che portano giovani modelle e modelli ad intraprendere un percorso in grado di poter dare loro un possibile futuro lavorativo ma anche delle soddisfazioni personali.
Un percorso per il quale eventi e sfilate come quella dei Roma Beauty Awards hanno rappresentato una grande opportunità in cui potersi mostrare e acquisire esperienza verso in prospettive future in costante divenire, oltre ad essere un’iniziativa piacevole che in molti casi rispecchia anche la loro indole verso la bellezza, percepita in varie sfumature e accezioni come forma di fascino e di eleganza dei corpi ma anche come un concetto difficile da poter standardizzare e catalogare in modo univoco, anche perché può essere intesa come una caratteristica unica per ogni singolo individuo, anche nelle proprie “imperfezioni”, che non devono distogliere la persona dal potersi sentire a proprio agio con stessa
.

Fotografia di Diego Di Nardo p.g.c.

Informazioni sull'autore

Nato a Roma nel 1992, è uno studente laureando nel corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali presso l'Università "La Sapienza" di Roma.

Le passioni per la scrittura e per il mondo del giornalismo lo seguono da quando era ragazzo, confluendo in vari progetti nei quali ha accumulato esperienze e conoscenze: dagli anni dei giornali liceali fino all'inizio degli studi universitari, con il coinvolgimento attivo in una web-radio amatoriale in cui in due anni provvede a creare palinsesti, programmi e contenuti radiofonici dedicati alla musica, ma soprattutto alla promozione della musica emergente nella scena underground romana.

Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali conseguita nel 2015, nel 2017 torna a scrivere in un progetto editoriale nazionale che lo vede ancora oggi coinvolto. Infine, dopo un'ulteriore esperienza triennale in un progetto associativo nel quale ha avuto modo di organizzare da remoto numerosi eventi e conferenze dedicate all'approfondimento del mondo della geopolitica, contribuisce alla fondazione del progetto portato avanti da ReAct360.

Travolto da mille passioni e interessi, cerca ogni giorno di mantenere fede alla ricerca e al lavoro costante verso la conoscenza in tutto quello che lo circonda, non accontentandosi di una sola faccia della medaglia e dedicandosi a osservare il quotidiano con senso critico, in modo da poter formare una propria opinione.

Amante dell'Irlanda, della buona musica e della Storia, trova maggiore ispirazione nella scrittura durante le ore notturne, con un album musicale di sottofondo.

Per ReAct360 si occupa della scrittura di articoli, ma anche della revisione di bozze e comunicati stampa, oltre alla gestione del sito e al suo continuo ampliamento.

Il suo motto? "Credi in te stesso e fai in modo che i tuoi sogni diventino realtà".
Il suo mantra? Vivere la vita "in direzione ostinata e contraria".

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