Un bilancio decisamente incoraggiante per la giovane stilista e fashion designer Beatrice Bocci al termine dell’undicesima edizione della Maker Faire Roma, la manifestazione dedicata alla creatività e all’innovazione con lo sguardo verso le idee del futuro.
Dopo i difficili anni della pandemia (nel 2020 la fiera si è tenuta in formato digitale) e il trasferimento temporaneo dell’evento al Gazometro, la tre giorni della Maker Faire Roma 2023 ha visto il ritorno dell’evento nella “sede storica” della Capitale: la Nuova Fiera di Roma a Via Portuense, con una significativa affluenza di pubblico all’interno dei sette padiglioni espositivi tra le giornate di Venerdì 20 e Domenica 22 ottobre.
Un grande incontro nel quale ha partecipato anche la fashion designer originaria di Civitavecchia, che ha presentato al pubblico la sua Capsule Collection ACTA, una selezione di dodici outfit tra abbigliamento e accessori di alto artigianato ispirati dalla bellezza dell’Etruria e dell’arte etrusca.
Design creativo, alto artigianato e tecnologia – Il successo della Capsule Collection ACTA
Nei giorni della fiera, la stilista ha presentato alcuni degli outfit più intriganti della collezione, i cui colori tra il rosso porpora, l’oro e il total black e le forme sinuose, eleganti e dinamiche, hanno catturano lo sguardo dei visitatori per il loro fascino travolgente che richiama le sfumature cromatiche dell’Etruria.
Assieme agli abiti della collezione, Beatrice Bocci ha reso possibile una vera e propria “esperienza visiva e tattile” al pubblico giunto nello spazio espositivo, con la messa in mostra di numerosi campioni dimostrativi realizzati con la stampa 3D. Numerosi i potenziali buyers, gli imprenditori e gli addetti del settore – oltre ai semplici visitatori – che sono rimasti colpiti dalla potenza visiva degli abiti della Capsule Collection ACTA, realizzati dalla stilista in modo innovativo attraverso l’unione vincente tra creatività, arte manifatturiera e tecnologia digitale.
La fashion designer Beatrice Bocci è stata intervistata da emittenti locali e da un reporter della prestigiosa rivista californiana Make:Magazine, l’anima dietro al mondo Maker Faire che dal 2006 racconta e dedica ampio spazio alle ultime novità provenienti dalle manifestazioni di tutto il mondo.
“Il coronamento di un sogno, ora si lavora per continuare a farlo vivere” – Le parole di Beatrice Bocci
Entusiasta e visibilmente emozionata la stilista di Civitavecchia che al termine della manifestazione ha espresso tutta la sua soddisfazione ai microfoni di ReAct360: “Questa edizione della Maker Faire è stata davvero una bellissima esperienza per me e sono davvero felice e orgogliosa di avervi preso parte” – ha dichiarato Beatrice Bocci – “Questo evento è stato il coronamento di un sogno, un progetto che mi ha visto impegnata per oltre due anni per portare la Capsule Collection ACTA al pubblico dopo averla immaginata e disegnata tra le sale della Maiani Accademia Moda e le stanze del FABLAB Lazio di Roma-Casilina, che ci tengo pubblicamente a ringraziare.”
La Bocci è rimasta molto colpita anche dalla partecipazione del pubblico alquanto variegato che è passato davanti allo stand espositivo di ACTA (“Vedere così tante persone di età diverse tra loro che si sono fermate incuriosite dagli abiti della mia collezione e dai campioni realizzati con la stampante 3D è stato uno dei ricordi più belli che terrò di questa manifestazione. Credo infatti che sia molto importante potersi interfacciare con le persone, siano esse potenziali clienti e buyers o siano delle persone comuni intrigate da qualcosa di nuovo per i loro occhi, per poter creare una connessione, anche se per pochi attimi, in grado di comunicare il valore dietro a un progetto italiano di alto artigianato che cerca di connettere le radici del nostro passato e le innovazioni del futuro”).
Il successo personale di questa Maker Faire è per la stilista un solido punto di partenza sul quale proseguire il proprio percorso mantenendo un approccio semplice e determinato: “Mi sono concessa qualche giorno di fermo per poter realizzare quanto avvenuto” – ha aggiunto – “Ma sono già focalizzata sul prossimo obiettivo, che è quello di continuare a lavorare sulla base di quanto di bello è stato raggiunto in questa manifestazione. Voglio continuare a immaginare un futuro radioso e ricco per il progetto ACTA per continuare a farlo vivere e per creare nuove forme d’arte sartoriale innovativa sempre più coinvolgenti anche assieme alle realtà manifatturiere del territorio, che spero di poter coinvolgere per creare una sinergia vincente in un mondo come quello della moda che sta cambiando forma.”