Arte, Cultura, Musica

La MAAM Independent Night in arrivo il 1° Ottobre

Dopo la pausa estiva, la musica dal vivo sarà la protagonista il prossimo 1° ottobre del primo evento della stagione del MAAM – il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz in via Prenestina 913, in collaborazione e in contemporanea con il Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, la più importante rassegna della musica indipendente italiana.

Il “museo abitato”, ideato e curato da Giorgio de Finis che è ricordato anche per aver fatto da sfondo a “7 vizi Capitale” (il brano di Piotta e Muro del Canto, colonna sonora della serie tv “Suburra”), ha appena compiuto i suoi primi dieci anni, una ricorrenza festeggiata con un nuovo catalogo e una maratona musicale di dodici ore.
Sono oltre 550 gli artisti che nel corso degli anni si sono aggiunti con le loro creazioni e il loro contributo e supporto a questa realtà così unica nel panorama cittadino e non solo.
Un museo che rappresenta anche “un’opera unica” nel suo genere, un museo in cui vivono famiglie provenienti da tutto il mondo e che il sabato si apre alla città con visite guidate, incontri e performance oltre alla cucina meticcia. Un esempio di integrazione perfettamente autogestito vissuto dagli abitanti che si mescolano con i visitatori del Museo, un’esperienza multiculturale inedita da difendere e preservare come modello.

Il palco del MAMM vedrà quindi la celebrazione degli anniversari del MAMM e del Mei, rassegna ideata e coordinata da Giordano Sangiorgi (che dal 29 Settembre al 2 Ottobre festeggerà i suoi venticinque anni  di attività con una tre giorni di concerti e incontri a Faenza) nella MAAM Independent Night di Sabato 1 Ottobre in cui si esibiranno, a partire dalle ore 17 fino alle 24:


– Modì

Con il suo quarto album “Tsunami” (prodotto da Fabrizio Massara, già al fianco dei Baustelle) ha raccontato la stessa realtà che si può ritrovare dentro il Maam: bellezza e ricchezza nella diversità.
L’artista racconta del suo album:

Tsunami in giapponese significa letteralmente onda del porto: è un’onda che diventa quanto più devastante e travolgente tanto più arriva nei pressi della riva, distruggendo tutto ciò su cui si riversa.
Volevo realizzare un album d’impatto, che racchiudesse in sé contenuti e suoni capaci di inondare, musicalmente parlando, gli ascoltatori e trascinarli in un vortice di emozioni. Un’idea ispirata da Torpignattara, il quartiere della zona est di Roma che mi ha accolto più di vent’anni fa, caratterizzato da una forte multiculturalità, con una potente impronta orientale”
.

– Rame

Noto anche come Mattia Brescia, è dedito alla fusione del cantautorato con i ritmi della musica elettronica. Una riflessione a colpi di quella Gioia Potente che risuona nelle vene della Terra o per le vie ramificate del Cielo, sul senso del Peccato e dell’Abbandono, sulla fine dell’Innocenza e la possibilità di una Redenzione. Battiato e David Bowie, gli Alt-J, Venditti prima che diventasse pazzo e Lucio Dalla sono i riferimenti che riconosce come suoi.
La Frutta, il Vino Rosso, l’Astrologia e Dio sono tra i suoi interessi principali.

– Caravaggio

Finalista di Musicultura e semifinalista di Musica contro le Mafie, Andrea Gregori sceglie il nome d’arte Caravaggio dopo un’apparizione in sogno del famosissimo pittore.
Dopo l’esperienza con i Godiva, l’artista pontino rilascia dei singoli dal forte impatto synth pop di grande valenza sia musicale che visiva, esibendosi in performance dove l’elemento teatrale è focale.
Uno dei suoi ultimi singoli, “Le donne di Botero”, è stato definito da Caravaggio come un “brano eretico, per scrollarsi di dosso quella patina appiccicosa creata dall’omologazione quel pensiero unico che oggi trovo più asfissiante che mai”.

– Antonio Pignatiello

Nelle sue composizioni influenzate dalla canzone d’autore e dal rock americano si ritrova il sogno di una generazione precaria, sempre alla ricerca di una vita migliore e di una “promised land”.
Un viaggio nel profondo per provare a raccontare la complessità della vita “Con parole semplici” citando Charles Bukowski, una delle influenze letterarie di Antonio Pignatiello.
Uno dei suoi ultimi singoli, “Cloè”, ha come tema la scomparsa delle persone al confine tra il Messico e gli Stati Uniti d’America.
Antonio Pignatiello descrive così il brano:

“Cloè è nata con un’idea di musica folk, solo io e la mia chitarra a cantare questa canzone che conserva al suo interno la storia di un’inquietudine profonda che nasce da una promessa tradita”

Il suo singolo “Bianca” è prodotto da Taketo Gohara (Brunori Sas, Capossela, Motta).

– Mardi Gras_

Una delle band “storiche” della musica indipendente romana, il loro viaggio musicale è un “Playground”, un campo giochi aperto a molteplici influenze.
Di recente il Reader’s Digest li ha inseriti tra le sette realtà musicali europee da ascoltare:

“Un’intrigante miscela di pop, rock, soul, con qualcosa che rimanda al country irlandese e al grunge.
Vi manda in confusione? Non deve, anche perché il tutto è presentato in modo invitante, con riff accattivanti e messaggi potenti nei loro testi che arrivano dritti all’anima”

Questo loro percorso li ha portati anche al di fuori del panorama italiano, andando a suonare in Irlanda, allo Sziget di Budapest, ma anche a entrare negli studi di Abbey Road per terminare il loro terzo album e ad essere selezionati da Neil Young per le sue “Song of the times”, una speciale lista di canzoni di proteste e di pace con brani provenienti da artisti da tutto il mondo.

Ad apertura del Festival, la Purse Respighi Orchestra, un’ensemble autogestita e fondata dagli alunni della Sezione Musicale della Scuola Media “Ottorino Respighi” di Roma.
I giovani ragazzi hanno fortemente voluto mantenere viva la loro Orchestra, al di là della naturale scadenza del ciclo triennale scolastico e il MAAM li accoglierà con il loro entusiasmo per questa loro avventura nella musica!

Ingresso alla MAAM Independent Night al costo di 5,00 euro.


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