Cinema, Intrattenimento

Funghi e risate nel ritorno animato di Super Mario

Super Mario, la celebre serie di videogiochi firmata Nintendo, torna sul grande schermo in versione animata a distanza di trent’anni dal controverso adattamento in live-action del 1993 interpretato da Bob Hoskins e John Leguizamo.
Il nuovo lavoro prodotto dalla Universal Pictures e dalla Illumination e intitolato Super Mario Bros. – Il Film, al netto dell’impressionante record d’incassi al debutto per un film d’animazione (quasi 428 milioni di dollari a livello mondiale, che comprendono anche i quasi nove milioni di euro delle prime settimane di programmazione nelle sale italiane), sta vedendo opinioni contrastanti tra chi nella critica richiama ad un’enorme delusione e chi nel pubblico è rimasto semplicemente estasiato dalla visione del film, soprattutto nella nutritissima schiera di videogiocatori e amanti del personaggio (sia delle vecchie che delle nuove generazioni).
In un periodo in cui i videogiochi stanno assumendo un ruolo di crescente rilievo all’interno del panorama cinematografico internazionale in termini di creatività e di originalità, ho voluto vedere in prima persona se la collaborazione portata avanti dall’animatore giapponese Shigeru Miyamoto e dal produttore Chris Meledandri avesse conseguito i risultati sperati.


La trama

“Super Mario Bros. Il Film” di Aaron Horvath e Micheal Jelenic (Giappone/USA, 2023)
Fonte: Universal Pictures / Facebook

Brooklyn, New York: i fratelli idraulici italo-americani Mario e Luigi (doppiati in lingua originale rispettivamente da Chris Pratt e Charlie Day), nel tentativo di salvare il quartiere da un allagamento, vengono risucchiati da un portale a forma di tubo che li confina all’interno di un mondo misterioso.

Mario si risveglia in un regno popolato da funghi antropomorfi, mentre Luigi viene imprigionato nelle Terre Oscure dal mostruoso sovrano dei Koopa, Bowser (Jack Black), che è disposto a mettere a ferro e fuoco l’intero universo pur di conquistare il cuore della principessa Peach (Anya Taylor-Joy).

Starà ai due fratelli il compito di riunirsi e combattere per la salvaguardia di entrambi i mondi, potendo contare anche sull’aiuto di alcuni alleati come il fungo Toad (Keegan-Micheal Key) e il gorilla Donkey Kong (Seth Rogen).


I punti di forza: le animazioni e il doppiaggio

La sceneggiatura firmata da Mattew Fogel ripropone fedelmente gli elementi fondanti del mondo di Super Mario con la presenza di numerose citazioni e omaggi ai videogiochi (la più evidente è la presenza dei c.d. go-kart”, in rimando alla serie Mario Kart) che trovano una resa convincente nella computer grafica impiegata dai registi Aaron Horvath e Micheal Jelenic.
Nel presentarsi come una lettera d’amore rivolta alla nicchia di appassionati cresciuta con i videogiochi di Miyamoto, la pellicola non perde però quelle caratteristiche simbolo delle produzioni targate Illumination (un’ampia dose d’intrattenimento tra tutte), risultando pertanto fruibile anche agli spettatori più giovani.
Da apprezzare inoltre anche il comparto sonoro della pellicola che, grazie a Bryan Tyler e a Koji Kondo, cattura a più riprese l’attenzione dello spettatore durante la visione del film (merito anche dell’inserimento delle musiche originali provenienti dai videogiochi).

Unico elemento che tuttavia potrebbe non convincere gli spettatori riguarda l’inaspettata superficialità con cui si sviluppa la storia nel corso della visione del film (la cui durata è alquanto “breve”, circa un’ora e mezza), un fattore che non permette un adeguato approfondimento delle figure dei protagonisti e dei personaggi che si ritrovano quasi abbozzati all’interno del racconto.
Ciononostante, questo punto problematico viene arginato mirabilmente dall’ottimo apporto offerto dal doppiaggio in lingua italiana: sebbene infatti abbia ritenuto accettabile l’interpretazione di Claudio Santamaria nel prestare la propria voce al personaggio di Mario, il resto del cast vocale riesce a ottenere risultati ancor più sorprendenti e degni di menzione, con elogi da rivolgere a Emiliano Coltorti, Valentina Favazza, Fabrizio Vidale, Paolo Vivio e Paolo Buglioni.


Le mie considerazioni finali

Pur trattandosi di un’opera non perfettamente riuscita, Super Mario Bros. – Il Film può essere comunque annoverato tra le migliori trasposizioni di opere videoludiche sullo schermo, grazie a un comparto tecnico d’eccellenza e al valore aggiunto dal doppiaggio nostrano. L’opera firmata da Nintendo e Illumination centra perfettamente il suo obiettivo nell’intrattenimento dello spettatore, riuscendo peraltro a conciliare le pretese dei fan più accaniti con le aspettative più immediate del pubblico generalista.

Dopo la visione di questo film, sebbene lo stesso Shigeru Miyamoto abbia definito improbabile l’arrivo di ulteriori adattamenti cinematografici dedicati ai suoi personaggi, mi sento di poter dire che sarebbe bello poter leggere (in un futuro non troppo lontano) dell’arrivo di un nuovo film in cui Mario e Luigi possano tornare protagonisti con una storia che includa e adatti alcune tra le opere videoludiche più ambiziose del mondo di Super Mario (alcuni esempi potrebbero essere il videogioco 
Super Mario Galaxy [2017] oppure la serie Luigi’s Mansion).
Ciò che è certo, in ogni caso, è la visione di questa pellicola rappresenta davvero un appuntamento irrinunciabile per gli amanti dei videogiochi e del celebre idraulico dalla salopette rossa, quindi senza ulteriori indugi…let’s-a go!”.

Fonte: Alexas_Fotos / Pixabay

Cinque motivi per considerarlo…Promosso

– La computer grafica onora degnamente il mondo videoludico di Super Mario

– La storia è fin troppo semplice, ma è comunque capace di intrattenere

– La mitologia dell’universo di riferimento viene approfondita

– La caratterizzazione dei personaggi è nel complesso gradevole

– Il doppiaggio italiano risulta convincente

Informazioni sull'autore

Nato a Roma nel 2005, è uno studente che frequenta il liceo classico tradizionale.
Noto tra gli amici semplicemente come “Ruggo”, all’età di sedici anni viene attirato dalla realtà del giornalismo e inizia a pubblicare articoli che interessano il settore dell’intrattenimento.

La sua passione per la recitazione e il doppiaggio lo spinge a iscriversi per un provino all’Accademia del Doppiaggio, dove viene selezionato tra i candidati più idonei alla partecipazione di un corso pluriennale.
Il suo sogno nel cassetto? Diventare un doppiatore professionista.

Avido lettore dei fumetti della Marvel e accanito divoratore di serie televisive, nutre un grande amore per il cinema e verso la Settima Arte non esistono confini di alcun tipo: si va dal cinema d’autore e quello indipendente fino ai prodotti più mainstream.

Tra le altre sue passioni, inoltre, adora i videogiochi e il potersi cimentare nei giochi da tavolo e in quelli di ruolo, oltre all’astronomia e – da ultima – la passione per la buona tavola.
Quest’ultima è stata alimentata nel corso degli anni grazie all’approccio alle culture culinarie di diversi paesi (dalla Spagna alla Grecia, passando per la cucina asiatica e quella dell’America Latina, senza dimenticare le prelibatezze regionali del nostro Paese).

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