Intrattenimento

Ms. Marvel – Tra adolescenza e super poteri arriva una nuova eroina

Fonte immagine : TonyStank1434 (opera propria) / Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0)

Se qualche giorno fa abbiamo avuto modo di parlare del mondo di The Boys, questa volta si torna in uno degli universi per eccellenza del mondo dei fumetti con la nuova serie televisiva disponibile sulla piattaforma Disney+ e incentrata su Ms. Marvel, un personaggio finora mai apparso nelle pellicole prodotte dai Marvel Studios (al pari di Moon Knight).

La serie rappresenterà certamente un trampolino di lancio per le apparizioni di Kamala Khan nei prossimi lavori della casa cinematografica guidata da Kevin Feige (a sinistra, NdR), ma l’ingresso di questa nuova giovane supereroina tra le fila dei supereroi Marvel sarà riuscito a convincere allo stesso modo gli spettatori?


Una fase di sperimentazione

Una piccola premessa è d’obbligo: con la c.d. Fase 4, infatti, la Marvel ha ampliato i propri confini rivolgendosi anche al piccolo schermo con il rilascio di diverse serie televisive, volte a espandere la mitologia di questo universo condiviso.
Con WandaVision si è dato spazio al mistero, mostrando l’ascesa di Wanda Maximoff nella nuova veste di Scarlet Witch, mentre in The Falcon and the Winter Soldier si è sviluppato il viaggio di Sam Wilson per diventare il nuovo Captain America all’interno di un contesto socio-politico segnato dalla discriminazione razziale. Loki ha invece voluto mostrare il lato più cervellotico del personaggio interpretato da Tom Hiddelston e ha introdotto il concetto di multiverso, andatosi ulteriormente ad espandere nella serie animata What if…?. Da ultimo, dopo il buddy movie dalla tipica atmosfera natalizia di Hawkeye, è stata la volta di Moon Knight che ha sferrato un colpo violento al pubblico spettatore con la magnifica interpretazione di Oscar Isaac.
Dopo le variegate sfaccettature della produzione televisiva Marvel, è ora il turno di Ms. Marvel.

Il personaggio di Kamala Khan – creato da Sana Amanat, G. Willow Wilson e Adrian Alphona – esordì nei fumetti nel 2013, ottenendo l’anno seguente una propria serie regolare. In poco tempo è diventato uno dei più seguiti nel panorama supereroistico, tanto da diventare un vero e proprio fenomeno di massa.

Forte del successo tra i lettori, Ms. Marvel ha goduto di un ruolo sempre più rilevante nelle ultime storyline della Marvel Comics. Per fare alcuni esempi, nel corso delle sue apparizioni ha combattuto al fianco di vari eroi tra cui Wolverine, entrando anche a far parte degli Avengers.
Inoltre, durante gli eventi della saga Civil War II (2016), ha deciso di unirsi allo schieramento guidato da Iron Man anziché quello dal suo idolo Captain Marvel, una scelta che ha infranto il forte legame tra le due eroine.
Delusa poi dall’incapacità degli eroi più potenti della Terra di aiutare il genere umano, ha formato un team assieme a Miles Morales, Nova, il Fichissimo Hulk, la figlia di Visione e il giovane Ciclope: i Champions (2016-2017).
Infine, nel filone narrativo dell’albo-evento Secret Empire (2017), con il tradimento di Captain America per la malvagia HYDRA e lo scontro contro i suoi ex-compagni supereroi, Ms. Marvel si è unita ai Secret Warriors, una squadra composta da Quake, Inferno, Karnak, Moon Girl e Devil Dinosaur dedita a proteggere gli Inumani.

Visto l’incredibile riscontro tra gli appassionati in termini di gradimento, i Marvel Studios hanno colto la palla al balzo e hanno deciso di inserire il personaggio del fumetto anche nell’Universo Cinematografico Marvel, rendendola protagonista di una programma per Disney+. Il risultato? Siamo di fronte a un teen drama ben riuscito grazie a un’estetica decisamente atipica all’interno delle produzioni Marvel e a una protagonista davvero carismatica.


La trama

Kamala Khan (interpretata da Iman Vellani) è una teenager di origini pakistane che vive a Jersey City con la madre Muneeba (Zenobia Shroff), il padre Yusuf (Mohan Kapur) e il fratello maggiore Amir (Sagaar Shaikh).
Accanita fan di Captain Marvel e degli Avengers, passa buona parte del proprio tempo a fantasticare su di loro per evadere dalla monotona vita quotidiana, divisa tra scuola e obblighi religiosi (la ragazza, come la sua famiglia, è musulmana).
Una sera, quando esce di nascosto per andare alla prima celebrazione dell’AvengerCon con il suo migliore amico Bruno (Matt Lintz), scopre di possedere dei superpoteri grazie a un mistico bracciale tramandato dalla sua famiglia.
Tra antichi segreti sulle proprie origini, misteriosi avversari, alleati inaspettati, ma anche la minaccia della società governativa Damage Control, i problemi di un rapporto familiare complicato e un viaggio rivelatore in Pakistan, Kamala dovrà imparare a controllare le sue nuove abilità e decidere se diventare come gli eroi che ha sempre ammirato.


I punti di forza: la protagonista e l’atmosfera 

Il più grande punto di forza della serie risiede nella sua protagonista: Kamala Khan è una ragazza simpatica e piena di vitalità ma, al contempo, è anche insicura e spaventata da ciò che il futuro ha in serbo per lei.
Per i tanti ragazzi che stanno affrontando un periodo così complicato come l’adolescenza, il fatto di vedere sullo schermo una ragazza sedicenne che guarda con il loro stesso stupore e la loro stessa fantasia un mondo popolato da supereroi, renderà più appetibile e interessante la serie in quanto possono ritrovarsi nel suo personaggio.
Ho apprezzato lo sviluppo del rapporto della protagonista con il resto della sua famiglia, con gli amici Bruno e Nakia (interpretata da Yasmin Fletcher) e, da ultimo, con Kareem (Aramis Knight).

A contribuire all’efficiente caratterizzazione dei personaggi è stata anche la presenza di numerosi dialoghi ricchi di umorismo contenenti diversi aspetti della vita quotidiana.
Un elogio va a Iman Vellani, la giovane canadese si è rivelata una delle migliori scelte di sempre ai casting da parte della Marvel. L’attrice ha più volte dichiarato di essere una grande appassionata dei fumetti e dei film Marvel, una passione che le ha permesso di immedesimarsi con facilità nei panni di Kamala Khan. Va sottolineato che la Vellani non ha mai avuto esperienze di recitazione prima della serie, eppure sin dal primo episodio ha dimostrato una sorprendente bravura nel ruolo da lei interpretato.

Un altro punto a favore della serie è la presenza di toni giovanili e spensierati: proprio come Jon Watts, nel suo Spider-Man: Homecoming (2017), ha reimmaginato l’Uomo Ragno interpretato da Tom Holland in una New York dall’atmosfera più metropolitana, Ms. Marvel si concentra in un contesto urbano finora poco approfondito nei prodotti dell’MCU, quello delle zone periferiche del New Jersey fino ad arrivare alle strade affollate di Karachi.

Degno di nota anche il comparto tecnico che regala ottimi effetti visivi all’interno delle scene d’azione ben coreografate e delle grafiche davvero splendide e diversificate in ogni episodio.


Super poteri e rivelazioni

Mentre nei fumetti Kamala è un’Inumana, in grado di allungare e manipolare il suo corpo – elemento che presenta diverse analogie con Mr. Fantastic de I Fantastci Quattro – nella serie sfrutta un bracciale che le consente di creare dei costrutti di energia. Sebbene fossi scettico all’inizio nei confronti di un cambiamento di questo tipo nelle origini del personaggio, la gestione dei nuovi poteri di Ms. Marvel non ha snaturato il personaggio ha rappresentato un impedimento per la narrazione.

La serie ha anche introdotto nell’MCU un nuovo gruppo di superumani, i ClanDestine. Occorre precisare che – come nel caso della stessa Ms. Marvel – anche qui sono state apportate diverse modifiche: se nei fumetti era un gruppo composto da supereroi, nella serie diventano i principali antagonisti della supereroina. Guidati dalla loro leader Najma (Nimra Bucha) e da suo figlio Kamran (Rish Shah), i ClanDestine sono alla disperata ricerca di una via per tornare nella dimensione Noor, da cui sono stati esiliati.
Pur non essendo tra i migliori villain apparsi sul fronte televisivo del MCU, va detto che hanno comunque dato un giusto contribuito all’arco narrativo di Khamala.

Più soddisfacente, invece, è stato l’impatto di Damage Control: pur non essendo un’organizzazione con degli oscuri obiettivi, si è rivelata infatti una minaccia formidabile per Ms.Marvel e i suoi alleati. Non sarei meravigliato se in futuro venisse dato loro un ruolo più rilevante, magari per contrastare l’ipotetica minaccia rappresentata dai mutanti, accennata nell’episodio finale della stagione.

Ma la più grande sorpresa della serie è stata per me la trasposizione del complicato processo di integrazione delle comunità musulmane in America e delle importanti questioni socio-culturali che hanno caratterizzato il Pakistan nel momento più oscuro della sua storia, ovvero la Partizione con l’India. Questa componente è stata gestita con sapienza grazie anche al background del personaggio della bisnonna della protagonista della serie, Aisha (interpretata da Mehwish Hayat).


Le mie considerazioni finali

Ms. Marvel centra perfettamente l’obiettivo di introdurre il personaggio di Kamala all’interno del MCU.
Con un’atmosfera vivace e colorata, la serie mostra una bellissima storia di formazione che riprende i toni leggeri e adolescenziali del personaggio – con addirittura intere sequenze e vari dialoghi – presenti nelle opere cartacee. Ottime le caratterizzazioni della protagonista e dei vari comprimari, messe in risalto dai dialoghi.
La giovane Iman Vellani è il pilastro di questa serie: la sua interpretazione ha aggiunto quel tocco di spensieratezza che ha contribuito a rendere il tutto più godibile.

Grazie anche a un comparto tecnico ben curato, Ms. Marvel si è dimostrata una delle serie più particolari e sperimentali dell’intera produzione televisiva dei Marvel Studios.
Come anticipato dalla scena dopo i titoli di coda, Kamala comparirà in The Marvels (2023) – l’atteso sequel del film Captain Marvel (2019) – dove reciterà al fianco di Brie Larson e Teyonah Parris rispettivamente nei panni di Carol Danvers e Monica Rambeau.

Non è chiaro se il personaggio di Kamala tornerà in una eventuale seconda stagione della serie, ma di sicuro il suo viaggio nel mondo dei supereroi è appena iniziato.


Cinque motivi per considerarlo…Promosso

La protagonista è ben caratterizzata, merito della performance di Iman Vellani

Le componenti urbane e familiari rendono più piacevole lo svolgimento della storia

La fotografia, le grafiche e i tanti riferimenti al MCU esprimono al meglio il tono adolescenziale della serie

Vengono rappresentati con trasparenza eventi importanti nella storia della cultura pakistana, come la Partizione

La rivelazione del finale avrà un impatto gigantesco sul futuro del MCU

Informazioni sull'autore

Nato a Roma nel 2005, è uno studente che frequenta il liceo classico tradizionale.
Noto tra gli amici semplicemente come “Ruggo”, all’età di sedici anni viene attirato dalla realtà del giornalismo e inizia a pubblicare articoli che interessano il settore dell’intrattenimento.

La sua passione per la recitazione e il doppiaggio lo spinge a iscriversi per un provino all’Accademia del Doppiaggio, dove viene selezionato tra i candidati più idonei alla partecipazione di un corso pluriennale.
Il suo sogno nel cassetto? Diventare un doppiatore professionista.

Avido lettore dei fumetti della Marvel e accanito divoratore di serie televisive, nutre un grande amore per il cinema e verso la Settima Arte non esistono confini di alcun tipo: si va dal cinema d’autore e quello indipendente fino ai prodotti più mainstream.

Tra le altre sue passioni, inoltre, adora i videogiochi e il potersi cimentare nei giochi da tavolo e in quelli di ruolo, oltre all’astronomia e – da ultima – la passione per la buona tavola.
Quest’ultima è stata alimentata nel corso degli anni grazie all’approccio alle culture culinarie di diversi paesi (dalla Spagna alla Grecia, passando per la cucina asiatica e quella dell’America Latina, senza dimenticare le prelibatezze regionali del nostro Paese).

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